Tecniche operatorie per le ernie addominali

La chirurgia delle ernie inguinali e delle ernie addominali è quasi al 100% dei casi una chirurgia protesica. Le tecniche di riparazione con sutura (le cosiddette plastiche), vengono oggi ancora utilizzate nelle riparazioni delle ernie dei bambini, o nella riparazione di quei pazienti che preferiscono interventi senza protesi. In questo caso le tecniche da noi utilizzate sono le tecniche Shouldice.

Gli interventi che oggi vengono maggiormente utilizzati sono quelli di riparazione con rete, le cosiddette protesi per ernia.

Tali protesi possono essere di materiali diversi (sintetici, assorbibili o parzialmente assorbibili, biologici, completamente o parzialmente rimodellabili, biosintetici) e di fattura e peso differenti (macroporose o microporose, a basso peso, ad alto peso, piò o meno rigide o morbide).

Tecniche operatorie ernie addominali

Tali reti possono essere posizionate o tramite piccole incisioni addominali condotte nella stragrande maggioranza dei casi in anestesia locale (tecniche miniopen tensionfree e sutureless)  oppure tramite interventi laparoscopici-robotici (mediante il posizionamento di tre sonde attraverso tre fori nell'addome) condotti in anestesia generale.

L’approccio più adeguato alla patologia erniaria è un approccio eclettico, ossia che preveda la possibilità di dare al paziente il migliore tipo di intervento, ritagliato su misura per le sue caratteristiche; questo sia dal punto di vista del tipo di anestesia che dal punto di vista della tecnica chirurgica, del tipo di rete da usare e del suo fissaggio e del tipo di ricovero: in sostanza una chirurgia su misura ("Tailored Surgery") .
E’ evidente che tale tipo di approccio debba essere eseguito da chirurghi assolutamente superspecialisti e dedicati alla chirurgia della parete addominale e in centri dove sono possibili tutti i tipi di anestesia, di approccio tecnico e  tutti i tipi di ricovero.

Per le ernie primitive "standard" ossia mai operate in precedenza è sicuramente preferibile l'intervento con approccio mini-open tensionfree-sutureless in anestesia locale ed in regime ambulatoriale (al termine dell' intervento il paziente va a casa). Questo approccio è consigliato in tutte le linee guida internazionali.

L'intervento laparoscopico-robotico condotto in anestesia generale implica per lo più una notte di ricovero e è proponibile per casi di ernia inguinale bilaterale o recidive.
L'intervento laparoscopico-robotico ha una indicazione ideale nella riparazione delle ernie ventrali primitive dell'addome (epigastriche - ombelicali) quando sono accompagnate dalla diastasi dei muscoli retti.

L'intervento che noi eseguiamo dal 1991 per le ernie primitive e' una tecnica con rete (mesh) che viene preparata ad hoc per il singolo paziente: come già detto, una "Tailored Surgery", cioè una chirurgia su misura usando le differenti qualità, pesi, e forme delle reti, adattandole volta per volta al singolo caso. Tali reti, grazie alla nostra particolare tecnica non richiedono punti di sutura. Inoltre, l’approccio da noi proposto, con l’utilizzo di una speciale colla (colla di fibrina) garantisce la perfetta aderenza delle reti, senza il rischio di danneggiamento dei nervi della regione, e comporta che il dolore post-operatorio sia assolutamente ridotto. L’intervento è condotto in anestesia locale (cioé con delle iniezioni sulla zona da operare) e in regime ambulatoriale con dimissione immediata del paziente. L'operazione è semplice e sicura (se eseguita accuratamente), dura circa 60 minuti, ma è evidente che il chirurgo deve essere uno specialista dell’argomento. Durante l'intervento il paziente non sente dolore (se il chirurgo che opera ed esegue l'anestesia locale è un chirurgo esperto nel settore) ma solo sensazioni di spingere, premere e tirare. Durante l'intervento il paziente potrà ascoltare musica, parlare con l'anestesista (sempre presente) e con l'equipe chirurgica o semplicemente riposare.

Al termine dell'intervento, il paziente ha un semplice cerotto sulla regione inguinale (non avra' neanche i punti sulla pelle), potra' alzarsi rivestirsi e tornare a casa. Nel periodo post operatorio il paziente potra' riprendere una blanda attivita' fisica, mangiare, bere, camminare e una sedentaria attivita' lavorativa dal giorno successivo. Lo sport non competitivo può essere ripreso dopo una settimana e gli sportivi di professione in 10 giorni possono tornare alle competizioni.

Al rientro a casa il paziente avra' una brochure informativa che lo informera' su tutti i possibili effetti collaterali dell'intervento (eventuali dolore, gonfiore, febbre, nausea, ecc.), tra l'altro estremamente rari, e avra' tutte le reperibilita' 24 ore su 24 dei membri dell' equipe chirurgica.

Un membro dell'equipe chirurgica contatterà il paziente a casa per controllo successivo all'intervento. Dopo una settimana il paziente sarà visitato per un semplice controllo.

La nostra esperienza dal Gennaio 1992 consta di oltre 10000 casi con un indice di recidiva minore dell'1%, e un indice di complicanze minore del 3%.