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Ernia inguinale: molte tipologie di intervento possibili, ma quale scegliere?

La chirurgia dell'ernia inguinale e delle ernie addominali oggi deve essere necessariamente una chirurgia superspecialistica ed è una chirurgia che va fatta "su misura". Cio significa che ogni tipologia di paziente, ogni tipologia di intervento e quindi ogni tipologia di ernia va affrontata in una maniera singolare. 

Esiste un intervento chirurgico di ernia inguinale ed addominale migliore di altri?

Non è vero che esiste un unico intervento perfetto indolore che dà risultati magnifici - come molto spesso sentiamo pubblicizzare sui siti internet - ma esiste soltanto una serie di professionisti che siano riconosciuti internazionalmente e nazionalmente e che abbiano alle loro spalle un background culturale scientifico di professionale non di 50 casi con i quali affermare di essere il più esperto, ma bensì con migliaia di casi e soprattutto con decine e decine di anni di follow up di controllo dei propri risultati: soltanto controllando i propri risultati per periodi estremamente lunghi (e parliamo di decenni) si può infatti affermare che una tecnica sia affidabile.

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ernia inguinale quale intervento

Che ruolo ha la chirurgia robotica nel trattamento delle ernie addominali?

Oggi si parla moltissimo della chirurgia robotica. La chirurgia robotica non è altro che un evoluzione delle tecniche laparoscopiche mini invasive, infatti il robot non agisce da solo, non è la panacea di tutti i mali, ma è semplicemente uno strumento che se usato bene e con quel background che dicevamo può facilitare l'esecuzione di alcuni particolari tipi di interventi nell'ambito della chirurgia della parete addominale di incisionali laterali oppure sulle patologie mediane purchè ripeto l'approccio sia un approccio eclettico non è detto nello stessa patologia dei paesi ha trattata sempre lo stesso modo.

Quali tipologie di approccio chirurgico sono possibili per  l'ernia inguinale?

Per quanto riguarda l'ernia inguinale, che è in assoluto la patologia più frequentemente trattata in tutte le sale operatorie del mondo (in Italia contiamo circa 200 mila casi all'anno) l'approccio chirurgico ad oggi prevede essenzialmente due tipologie principali di intervento:

1) in alcuni casi si predilige l'approccio mini invasivo, eseguito in anestesia locale senza punti di sutura e con l'ausilio di una protesi che viene posizionata in una maniera tale per cui il paziente alla fine dell'intervento può alzarsi e andarsene a casa. Si tratta quindi un intervento ambulatoriale

2) in altri casi con precise indicazioni è preferibile un intervento chirurgico in laparoscopia, cioè con quei buchini che permettono al chirurgo di posizionare una protesi per la chirurgia riparativa della parete posteriore del canale inguinale col paziente in anestesia generale.

Entrambi interventi sono previsti dalle linee guida pertanto l'indicazione principe è che (il chirurgo) deve saper individuare quando scegliere un approccio o l'altro.

Per quanto riguarda le patologie della parete addominale anteriore e soprattutto i laparoceli (cioè quelle ernie post operatorie) esiste tutte una serie di particolari interventi che possono essere presi in considerazione caso per caso.

tipi intervento ernia inguinale

C'è una tecnica chirurgica che il chirurgo specialista di ernie addominali dovrebbe perseguire?

Come evidente dal discorso precedente,  non esiste un unico tipo di intervento non esiste solamente il robot, non esiste solamente laparoscopia, e non esiste solamente l'open, l'importante che chirurgo abbia un'esperienza tale per cui possa fare tutti e tre i tipi di approccio e soprattutto scegliere fra le centinaia di protesi e di tecniche disponibili per poter risolvere il problema perché l'obiettivo fondamentale non è con tentare una tecnica oppure adottarla a tutti i costi ma l'obiettivo fondamentale è far star bene il paziente con l'intervento più adatto per lui.

 

(Tratto da intervista del Prof. Giampiero Campanelli)